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E se in biblioteca ci sono solo io?

Storia di Chiara, una bibliotecaria con i superpoteri!




Siamo a Tregnago, un piccolo paesino in provincia di Verona con meno di cinquemila abitanti, che fa parte della Comunità montana della Lessinia. Qui, nella piccola Biblioteca Comunale, troviamo Chiara, bibliotecaria unica di quella che viene definita, appunto, One Person Library.


Chiara gestisce il prestito dei libri (compreso quello inter-bibliotecario), tiene in ordine gli scaffali, cataloga, si occupa delle donazioni, dei nuovi acquisti, dell’assistenza nelle ricerche e, poi, di una serie incredibile di iniziative che hanno reso la piccola biblioteca un punto di incontro tra lettori di tutte le età, anche durante l’emergenza Covid.

Ma come si fa, di questi tempi, ad avere ancora tanta passione per il proprio lavoro? Sono davvero superpoteri quelli di Chiara o è solo amore per il proprio lavoro?


Quando ho parlato con Chiara ho capito subito che, come spesso accade, il suo non è solo un lavoro, ma una passione che va ben oltre gli orari d’ufficio e le retribuzioni spesso inadeguate. Nella sua storia c’è quella di tanti altri bibliotecari di piccole realtà, spesso disagiate e con pochi mezzi a disposizione, che non si lasciano scoraggiare da nulla, neanche dalla pandemia.


Chiara ti va di raccontarci chi sei e com'era il tuo lavoro prima del Covid?

Non so bene da dove cominciare. Dopo essere stata per anni precaria nella scuola come insegnante di Lettere, dal 2005 - vinto il concorso pubblico - lavoro come bibliotecaria nella Biblioteca Comunale di Tregnago.

Piccolo paese nell'est veronese, alle propaggini meridionale della Lessinia, ha una biblioteca bellissima, a pianterreno di una villa settecentesca. Lavoro in quella che viene chiamata One Person Library: lavoro sola e tutto quello che organizzo e invento lo faccio da me.

Quindi mi occupo di tutto: dagli ordini dei libri fino al prestito agli utenti.

Inutile elencare tutte le operazioni, spesso banali ma comunque necessarie, che precedono l'incontro del libro con il lettore, ma sono tante e occupano un sacco di tempo, così come il riordino del materiale a scaffale.

Ma comunque le cose più divertenti e importanti per me, nella biblioteca, sono quelle che coinvolgono l'utenza, di ogni età.

Elenco in ordine sparso le tante attività che seguo e che riproponiamo con regolarità ogni anno:

·Incontri di lettura animata per bambini 3-5 anni e 6-8 anni, cui segue un laboratorio creativo, in occasione delle feste più importanti e ricorrenze.

·Incontri di lettura per i bambini 0-3 gestiti con l'aiuto delle mamme (un grande tappeto e tutti scalzi, si sfogliano libri e leggono storie).

·Incontri in biblioteca in orario scolastico con tutte le classi della scuola primaria.

·Incontro con l'autore per tutte le classi della scuola primaria e per le medie, solitamente nel mese di maggio, quando la classe ha completato la lettura del libro che abbiamo scelto insieme a settembre, insieme alle insegnanti, proprio per questa attività.

·Incontro a scuola per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado (le medie) in occasione del giorno della Memoria.

·Laboratori creativi organizzati con artiste e artigiane sia per bambini che per adulti

·Corsi di Inglese (che gestisce un'associazione del territorio ma di cui mi faccio carico per quanto riguarda le iscrizioni e la gestione degli spazi).

·Incontri mensili: incontro con l'autore - incontro sulla storia locale - incontro del gruppo di lettura

Forse se ci penso mi viene in mente anche altro, ma credo possa bastare…


Come hai reagito alle chiusure imposte dall'emergenza sanitaria? Quali progetti hai avviato e che riscontro hanno avuto?

All'inizio mi sentivo in una bolla, credo di non aver realizzato bene cosa stava accadendo.

Intanto sono stata a casa 15 giorni per finire le ferie dell'anno precedente e questo distacco è stato il solo momento sereno di tutto l'anno: sicuramente perché essere IN FERIE mi sollevava dal pensare a quello che non stavo facendo.

E poi sono tornata al lavoro e ho cercato di fare tutto quello che in biblioteca si rimanda sempre perché c'è poco tempo: sistemare il magazzino, procedere alla revisione e scarto dei materiali, riordinare le collezioni, anche pulire gli scaffali (che non si può pretendere che chi passa a svuotare i cestini e a pulire i bagni abbia tempo per spolverare le scaffalature).

Ho avuto in questo periodo la fortuna di avere a casa i miei figli che, dal punto di vista tecnologico, sono molto più capaci di me; e di avere molto tempo a disposizione per provare e imparare a usare nuove piattaforme.

Poi quando ho capito che non si sarebbe potuto tornare a fare tutto quello che si faceva prima, ho provato ad immaginare come sostituire quelle attività con qualcos'altro.

Da aprile quindi abbiamo organizzato una serie di incontri in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca:

· incontri a cadenza settimanale che sono continuati fino alla fine di maggio; laboratori creativi per i bambini (che facevo io da casa);

· letture per i piccoli, di diverse età, tre volte la settimana (questi gestiti da lettori volontari che hanno regalato il loro tempo alla biblioteca);

· da giugno una lettura settimanale che registravo nella sala ragazzi e una lettura "notturna", alle 23:45 con i racconti di Edgard Allan Poe, che è stato un vero successo.

A fine maggio abbiamo anche iniziato la rassegna STORIE & LIBRI - incontri online con autrici e autori per presentare i loro libri ma anche parlare un po' di scrittura e lettura: questi appuntamenti continuano ancora oggi, ogni martedì, alle 21:00.

E' un lavoro impegnativo ma che faccio con enorme piacere perché mi permette da un lato di conoscere scrittori e scrittrici e dall'altra di offrire agli utenti della biblioteca spunti di lettura e di approfondimento che sono molto apprezzati.

Certo, per essere pronta ogni settimana devo leggere il libro che presenterò, preparare l'intervista, informarmi sulle autrici o autori con cui dialogherò, ed è un lavoro che posso fare solo a casa, nel mio tempo libero. Ma mi sembra che la rassegna sia apprezzata e quindi questo mi ripaga della fatica. (e poi a me piace leggere, e quindi non è poi così faticoso, alla fine).

Siamo riusciti ad organizzare solo due incontri dal vivo l'estate scorsa, in un bellissimo parco, e uno a ottobre, prima della nuova chiusura.

Abbiamo continuato anche dopo l'estate gli appuntamenti per i bambini, anche se non con la frequenza settimanale adottata all'inizio.

Mi sono quindi concentrata nell'organizzare laboratori e letture solamente in occasioni speciali: la festa del patrono, Natale, Carnevale, la festa del Papà, ora per Pasqua.

Le persone ci hanno seguito molto: soprattutto i laboratori e le letture per i bambini sono state seguite in diretta.

Gli incontri della rassegna STORIE & LIBRI hanno anche un buon seguito (dipende molto anche da quanto lo scrittore è più o meno conosciuto) ma a parte il numero di persone che segue lo streaming, molte visualizzazioni si aggiungono nei giorni successivi perché i video rimangono sulla pagina Facebook della biblioteca (e da qualche mese anche sul canale YouTube Biblioteca di Tregnago, dove ho pian piano riversato tutti i video registrati da aprile 2020).

Le utenti (uso il femminile perché sono soprattutto donne le nostre seguaci) mi scrivono per commentare i romanzi presentati, gli autori o le autrici, e poi mi chiedono in prestito i libri presentati o altri precedenti: insomma, è davvero un "consiglio di lettura" che funziona.

Gli incontri con l'autore organizzati per le scuole lo scorso anno sono stati fatti online: ho organizzato gli incontri con le classi e l'autore e ho cercato di seguirle tutte, per vedere che tutto funzionasse al meglio.

Quest'anno gli incontri sono ancora previsti in presenza: speriamo che per fine aprile, quando l'autore dovrebbe venire, le scuole siano già riaperte.

Infatti l'unica cosa che si riesce a fare in presenza sono le attività con le scuole, perché le scuole sono sicure e super controllate.

Il dirigente scolastico mi ha permesso di andare a scuola per la giornata della Memoria e di continuare gli incontri di promozione alla lettura nelle classi.

Il gruppo di lettura ha continuato a incontrarsi on line, una volta al mese

E, mio orgoglio, quest'anno è nato un nuovo gruppo di lettura, di ragazzi di 13-15 anni, che si incontra online una volta al mese e per il quale ho organizzato una piccola rassegna di incontri con autrici dedicato a loro: prima della consueta diretta facebook le scrittrici per un'ora sono collegate con il gruppo di ragazzi per rispondere alle loro domande. I ragazzi sono entusiasti, e io felice.


Gestire tutto da sola può essere molto faticoso. Cosa ti spinge a continuare con questo entusiasmo?

È faticoso anche perché la biblioteca, seppur con orario ridotto, da maggio 2020 è aperta: possiamo fornire servizi su prenotazione.

Quindi possiamo prestare i libri che gli utenti hanno prenotato tramite mail, o al telefono o utilizzando l'Opac.

Il numero dei prestiti è solo di poco diminuito e quindi il lavoro ordinario in biblioteca non è cambiato molto. Le attività online si sono solo aggiunte al lavoro ordinario e in parte hanno sostituito gli incontri in presenza.

Ma le attività on line non le posso fare dalla biblioteca, perché quando sono in biblioteca sono impegnata con gli utenti o con gli altri lavori di back office, e allora a casa abbiamo ormai la postazione fissa "per le dirette".

Per il resto, credo di aver già risposto prima: aggiungo solo che è anche un modo per mantenere vive le relazioni che si sono stabilite in questi anni con la scuola, le associazioni del territorio, le famiglie, i ragazzi, gli utenti della biblioteca.


Cosa conserverai di questa esperienza?

Intanto ho imparato a utilizzare i social e a districarmi meglio con le diverse piattaforme che uso. Poi ho capito che non abbandonerò la modalità online perché ho ricevuto più di una mail di ringraziamento per questa modalità che risulta l'unica possibile per chi non esce di casa, per i più diversi motivi (e infatti ho fatto la diretta anche degli incontri dal vivo).

Ma soprattutto ho avuto la conferma che chi usa la biblioteca ne sente molto la mancanza: entrare e gironzolare tra gli scaffali è la cosa che manca di più.


 

Mi chiamo Chiara Ferrari, sono nata a Verona nel 1969.

Da 16 anni responsabile della biblioteca comunale di Tregnago.

Dopo la laurea ho insegnato Lettere nella scuola media, ma essendo precaria, tra una supplenza e l'altra, ho fatti anche molti altri lavori che mi sono piaciuti poco ma da cui ho imparato molto.

Adesso che i figli sono cresciuti, passo il tempo libero a leggere e a creare con le mani: il lavoro creativo e manuale è una passione.

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