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Ulf Stark, un grande scrittore per piccoli lettori

Aggiornamento: 7 mag 2021

Intervista a Rita Balestriero


Lei è Rita Balestriero, una giornalista, una mamma, una grande appassionata di letteratura per l’infanzia, che ha deciso di prendere molto sul serio questa sua passione, al punto da seguire un corso universitario dedicato proprio a questo tema. Ora Rita scrive di letture per bambini su D La Repubblica e sui suoi profili social ed è autrice della newsletter Genitori Equilibristi in cui ogni venerdì racconta storie autentiche di padri e madri sempre in bilico tra figli, lavoro e il resto del mondo.


Non potevo che affidarmi a lei per sapere qualcosa di più su questo grande autore di libri per bambini che tanto piace ai miei figli e di cui davvero vale la pena di approfondire la conoscenza!


Rita qual è la storia di questo grande scrittore? Come è arrivato in Italia e perché ha avuto tanto successo anche qui?

Ulf Stark è uno scrittore svedese, nato nel 1944 e cresciuto nel sobborgo di Stureby, a sud di Stoccolma. Appassionato lettore fin da bambino, tra i personaggi preferiti della sua infanzia ci sono l’orsetto Winnie the Pooh, l’elefantino Babar e, ovviamente, Pippi Calzelunghe. Di Astrid Lindgren ha mutuato senz’altro la capacità di riuscire a scrivere di temi profondi e tosti, come la morte, in modo talmente delicato che qualche riga dopo ci può scappare anche un sorriso. E così spesso, leggendo i suoi romanzi, si prova la sensazione di essere abbracciati tante sono le emozioni che si intrecciano tra le pagine. L’editore che in Italia lo ha reso celebre è Iperborea: con Sai fischiare, Johanna? nel 2015 ha inaugurato la collana dedicata all’infanzia, i Miniborei, che attualmente ospita 8 romanzi di Stark più l’albo illustrato Animali che nessuno ha visto tranne noi. Già prima però, Feltrinelli aveva pubblicato Il paradiso dei matti e, Piemme, Quando si ruppe la lavatrice.

Stark è morto nel 2017, pochi giorni dopo aver ultimato La grande fuga, tra i suoi romanzi più potenti.


Nei suoi romanzi ci sono dei temi e dei personaggi ricorrenti?

Quasi sempre il protagonista si chiama Ulf, proprio come lui, ma spesso c’è anche un nonno di nome Gottfrid, che poi era il suo secondo nome. Viene naturale pensare, quindi, che entrambi rappresentino in modo diverso una sorta di suo alterego. Certo è che tutti i suoi personaggi sono indagati e raccontati nel profondo e attraverso il loro modo di pensare il lettore ha la possibilità di immedesimarsi in tanti punti di vista differenti, sviluppando quella che il filosofo francese Edgar Morin chiama “l’etica della comprensione”: leggere un libro è un’autentica scuola di comprensione umana, nel momento in cui permette di capire quali sono gli ostacoli che impediscono il dialogo autentico, cioè l’introversione, i malintesi, i pregiudizi, gli stereotipi, l’egocentrismo, l’indifferenza, la superficialità.

Tutti i romanzi di Stark sono polisemici, intrecciano abilmente molte tematiche: alcune lampanti e altre più sottili, quasi nascoste. Tra quelle costanti c’è la critica a un mondo adulto troppo concentrato su sé stesso e incapace di mettersi in ascolto (vedi La grande fuga), oppure un po’ assente. E poi emerge la critica a un’idea di infanzia antica e stereotipata (che poi è quella che ha uno dei due nonni di Ulf, il bambino grintoso), che vuole bambini performanti, intenti a fare “qualcosa di utile” invece che inventarsi “un sacco di sciocchezze” e che fa della severità la regola base del rapporto adulto/bambino. Ma poi ci sono i valori in positivo: l’amicizia dei protagonisti di Sai fischiare, Johanna? O di Tuono; l’amore romantico e quello per la famiglia di Piccolo libro sull’amore e poi la scoperta e la crescita, necessariamente portatrici di un conflitto intrapsichico. La magia di questo autore è quella di saperle fondere tutte queste tematiche, facendoci commuovere e sorridere, tenendoci sempre incollati alle pagine.



Nel suo ultimo romanzo, La grande fuga, pubblicato postumo nel 2020, Stark affronta temi molto impegnativi per un bambino, come l'amore per i propri nonni, la morte e l'aldilà. Come li racconta?

L’atmosfera prevalente nel romanzo è la tenerezza, che a volte si fa intima come sulle note di Somewhere over the Rainbow suonata al pianoforte dalla mamma di Ulf, altre prende il sapore buono di un cibo, assume i toni ironici della complicità tra nonno e nipote, si fa sottile come i silenzi delle riflessioni del signor Gottfrid nel viaggio di rientro in traghetto. Oppure calda, quando finalmente “il nonno mette la sua manona su quella di mio padre”. Poi certo, non mancano momenti di tristezza, rabbia e amarezza, ma Stark li racconta sempre con una delicatezza tale che appaiono ugualmente dolci. “Tua nonna ha raccolto i mirtilli, li ha puliti, li ha fatti bollire, ci ha messo dentro la quantità giusta di zucchero perché non venisse né troppo aspra né troppo dolce, ha mescolato tutto e l’ha versata in questo barattolo. Ha dato alla composta il suo tempo. E i suoi pensieri. Quindi una parte di lei è qui dentro. Capisci?”.


Quale consiglio ti senti di dare ai genitori che desiderano avvicinare i propri figli alla lettura?

Non pensiate di insegnargli qualcosa proponendogli questi romanzi, perché se c’è una cosa che Stark aveva molto chiara era “il primato della letteratura sulla pedagogia” che, come sostiene la scrittrice italiana Angela Nanetti, non si deve prefiggere alcun obiettivo educativo, ma piuttosto cercare di dare stimoli ai lettori per trovare risposte dentro se stessi. E questo Stark lo fa senz’altro perché con i suoi libri smuove qualcosa dentro i giovani lettori, li porta a porsi i grandi interrogativi: “Si può amare qualcuno che è morto? Come si fa a credere in qualcosa che non si è visto? Che cos’è l’amore? Perché la nostalgia fa così male?”. Ma li farà anche sorridere e divertire, moltissimo.

Se siete abituati a leggere i libri ai vostri figli, potete cominciare con i primi romanzi di Stark già verso i 5 anni perché ce ne sono alcuni, come Ulf, il bambino grintoso e Il bambino dei baci in cui le illustrazioni sono protagoniste quasi quanto il testo, tanto che potrebbero quasi essere considerati degli albi illustrati. Buona lettura.

(Sui miei profili trovate la recensione di La grande fuga, Piccolo libro sull’amore e Animali che nessuno ha visto mai. Se siete curiosi di ascoltare le prime pagine di Ulf, il bambino grintoso, invece, potete andare qui).


 

Rita Balestriero

Giornalista di D la Repubblica e autrice della newsletter Genitori Equilibristi in cui ogni venerdì racconto di madri e padri autentici, sempre in bilico tra figli, lavoro e il resto del mondo (potete iscrivervi qui, scegliendo il quotidiano digitale al quale abbonarvi). Appassionata da sempre di libri per bambini, sono tornata all’università per studiare letteratura per l’infanzia e ora ne scrivo su D e sui miei profili social: Instagram e Facebook.

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