top of page
  • Immagine del redattorethelibrarianblog

Storia di una bambina che voleva fare la scrittrice e del libro che le valse il Pulitzer


Quanto sei brava Elizabeth????

Questo è un romanzo fatto di racconti, tutti collegati tra loro, tutti riconducibili ad un’unica grande protagonista, Olive.

Olive è una donna del Maine, genuina, autentica, severa con se stessa e con gli altri, al punto da non rendersi conto del timore che incute. Sa amare con forza e determinazione, ma le mancano gli slanci di affetto, le emozioni la spaventano, la paura la spaventa e odia dover mostrare agli altri che sta soffrendo.

In un’intervista per La Repubblica la scrittrice, Elizabeth Strout, ha dichiarato che Olive somiglia molto a sua madre, la donna che l’ha incoraggiata a scrivere fin da quando era bambina.

Considerata un'esponente tipica della cultura Wasp (bianca, anglosassone, protestante), Elizabeth è cresciuta in un ambiente che lei stessa definisce "puritano e rigoroso nel mettere al bando l'espressione delle sofferenze personali”.

La madre era un’insegnante, proprio come Olive, e sapeva che sua figlia sarebbe diventata una scrittrice; proprio per questo pare l’abbia sempre incitata a scrivere e le ha trasmesso la passione per la lettura. A otto anni Elizabeth leggeva Il buio oltre la siepe ed è cresciuta con Il giovane Holden ed Hemingway.

Dopo il college a Bates nel Maine, ha lavorato come cameriera e ha accettato qualsiasi lavoro le lasciasse abbastanza tempo per la scrittura, ma nessuno pareva interessato a pubblicare i suoi racconti.

Così decide di iscriversi alla facoltà di giurisprudenza, a Syracuse University, perché aveva paura che altrimenti sarebbe finita per diventare una “cameriera di cinquantotto anni“, invece di una scrittrice di romanzi. Lì ha incontrato Martin, il suo primo marito, che l’ha convinta a trasferirsi con lui a New York City (dove vive ancora).

Saranno proprio i nuovi ambienti e le serate di Stand-up comedy al Comic Strip Club a determinare una svolta decisiva nella carriera della Strout. Capisce che quello che manca ai suoi racconti è l’autenticità delle storie e dei personaggi e così comincia a lavorarci seriamente, cercando di essere il più trasparente possibile con i suoi lettori.

Nel 1998, a 42 anni, scrive il suo primo romanzo proprio su di una donna bianca del New England, Amy e Isabelle (trad. di Martina Testa, Fazi, 2000,) la storia di una donna che vive con sua figlia in una vecchia città del Maine. In pochi anni diventa un best-seller nazionale ammirato per la costruzione dei personaggi, l’isolamento della provincia e l’emotività costantemente repressa delle protagoniste. Temi presenti anche nel successivo Abide with me, (Resta con me; trad. di Silvia Castoldi, Fazi, 2010).

Dieci anni dopo arriva lei, Olive Kitteridge, il romanzo con cui la Strout vince il premio Pulitzer per la letteratura e vende in pochi anni più di un milione di copie. Nel 2014, la HBO ne ha comprato i diritti e ha prodotto una miniserie tv con Frances McDormand, Richard Jenkins e Bill Murray.

Ho letto davvero con grande piacere questo romanzo, gustandomi ogni pagina, e se dovessi svelare qual è il segreto di Olive direi proprio la sua autenticità: è irascibile, scontrosa forse, ma di certo sincera e la sua ritrosia a mostrarsi debole o in difficoltà somiglia tanto alla parte peggiore di me. La riconosco perché è vera quando critica tutto e tutti, quando il suo giudizio più severo ricade su se stessa e si sente goffa e inadeguata, quando non riesce a controllare le parole, quando si innamora, quando è felice per i tulipani o triste perché non può più confidarsi con suo marito.

Cara Olive, appena finito il libro sono andata a cercare Crosby su Google Earth. Avrei voluto vedere l’oceano da casa tua, i fiori, le aragostiere, la casa che insieme a Henry avevate costruito per Christopher. Torno presto da te. Per fortuna, mi aspettano le pagine di Olive, ancora lei!

 

Elizabeth Strout


È tra le più importanti autrici statunitensi contemporanee. È nata a Portland, nel Maine, nel 1956 e da quasi trent'anni si è stabilita a New York. Ha insegnato letteratura e scrittura al Manhattan Community College per dieci anni e scrittura alla New School. I suoi racconti sono apparsi in numerose riviste, tra le quali il «New Yorker». Dell'autrice Fazi Editore ha pubblicato Amy e Isabelle, acclamato da pubblico e critica, e vero e proprio caso editoriale, Resta con me e I ragazzi Burgess. Con Olive Kitteridge ha vinto il Premio Pulitzer (2009), il Premio Bancarella (2010) e il Premio Mondello (2012). Dalla stessa raccolta di racconti è stata tratta una serie tv, prodotta dalla HBO, i cui protagonisti sono gli attori Frances Mc Dormand come protagonista e Richard Jenkins.


 

Olive Kitteridge


Autore: Elizabeth Strout

Traduttore: Silvia Castoldi

Editore: Fazi

Pagine: 383

Anno di pubblicazione: 2008

79 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page