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Parlare di libri | Chi c'è dietro a @tegamini





In quanti modi si può parlare di libri? Sicuramente tanti e ognuno ha il proprio stile, ma quello di Francesca è davvero unico! Blogger, traduttrice, copywriter e content creator, Francesca Crescentini, in arte @tegamini, è una bookinfluencer che vanta una fan base su Instagram di oltre 100mila followers e chi la segue sa bene che sono tutti meritatissimi!


Personalmente, da quando ho iniziato a chiedermi chi ci fosse dietro ai bookinfluencer più seguiti, mi sono sempre ritrovata a pensare a Francesca come un esempio di persona molto preparata, che però riesce a non prendersi troppo sul serio e a condividere contenuti di spessore con un grande capacità comunicativa. Credo sia questo il segreto del suo successo, oltre ad un’innata simpatia e senso dell’umorismo che da sempre la contraddistinguono.


Ma perché non chiedere direttamente a lei di raccontarci qualcosa di più?!


Francesca bentrovata e grazie di aver accettato questa intervista! Raccontaci: chi era Francesca prima di diventare @tegamini e chi è Francesca ora?

La stessa persona credo, solo con qualche libro in più sugli scaffali, una famiglia “mia” e un po’ meno timori e titubanze. Ci credevo quando ho aperto il blog ormai una decina di anni fa e continuo a crederci ora che la “dimensione” della community è incomparabilmente aumentata: l’unico modo che ho per approcciarmi ai social è trasportarci sopra quello che sono, quello che scopro e quello che ho voglia di raccontare. Non penso occorra elaborare una personalità alternativa per continuare a scrivere sul blog o chiacchierare di libri in vestaglia su Instagram. Per lo meno, io non sarei mai in grado di sostenerlo a lungo termine e non ne ricaverei la minima gioia.


Cosa ti ha spinto a parlare di libri sul web e quali canali usi per farlo?

Ho aperto un blog nell’ormai lontano 2010 da utilizzare come diario di bordo in un momento decisivo della mia vita - avevo finito la specialistica e stavo per cambiare città per uno stage in casa editrice, la mia prima esperienza lavorativa “vera”. Il blog è rimasto un diario e un contenitore curioso di riflessioni personali e aree dello scibile umano che mi stanno a cuore. I libri ci sono sempre stati, un po’ per passione strutturale e antica e un po’ per deformazione professionale - che pian piano si è andata costruendo. Col tempo si sono aggiunti altri canali e sia su Snapchat che su Instagram - una volta inabissatosi Snapchat - i libri sono sempre stati un punto fermo. Tendo a fotografarli poco ma a inserirli quotidianamente nelle Stories o sul blog, che ho anche “ristrutturato” completamente quest'anno. Tra letture e traduzioni il materiale non manca. :)


Negli ultimi anni sono diventate davvero molte le persone che parlano di libri sui social e in particolare su Instagram. Qual è secondo te la giusta chiave per distinguersi dagli altri e fare un buon lavoro?


Dipende moltissimo da quali sono gli obiettivi. Mi concedo una parentesi “storica” da vecchia cornacchia: una decina d’anni fa nulla di tutto questo esisteva… e non esisteva nemmeno a livello commerciale/professionale. Si buttavano online tonnellate di contenuti per spirito di condivisione e per volontà di aggregarsi per nicchie d’interesse, più o meno ampie. Oggi posso dire di essere felicissima che i creator vengano remunerati per i contenuti che creano - per quanto permanga la necessità fondamentale di agire con un approccio etico nei confronti del pubblico -, ma per me è stato estremamente “sano” aver vissuto anche l’epoca precedente. Lo spazio che occupiamo e il riconoscimento che possiamo ottenere non sono nulla di dovuto e arrivano principalmente dal dialogo quotidiano con le persone che ci seguono e dal provare sempre a produrre, con costanza, qualcosa che informi e/o intrattenga. Non credo esistano ricette o decaloghi del successo, ma penso che ogni spazio che decidiamo di occupare debba prima di tutto essere un posto in cui abitiamo volentieri, un posto che abbiamo voglia di coltivare e in cui ci sentiamo pronti ad accogliere altre voci da ascoltare.

Chi ti segue sa che sei un vulcano di idee! Prossime iniziative, progetti, libri nel cassetto? Ci puoi svelare qualcosa?


Ci sono diversi libri nel cassetto: tutti quelli che devo tradurre. :)


Grazie Francesca! Ora ti conosciamo un po’ di più e credo che in queste parole ci sia davvero qualche ottimo motivo per seguirti: la professionalità, la simpatia, gli spunti di riflessione e non ultimo l’entusiasmo che davvero propaghi in tutto ciò che fai!


 

Francesca Crescentini è nata a Piacenza nel 1985. Non disponendo dei mezzi sufficienti per allestire una wunderkammer regolamentare, nel 2010 decide di fondare un blog e di chiamarlo Tegamini. Dopo la laurea triennale e la specializzazione in Economics for Arts, Culture, Media and Entertainment all’università Bocconi e uno stage a New York in un’agenzia di pubbliche relazioni, si trasferisce a Torino e comincia a lavorare al marketing Einaudi. Nel 2012 si sposta a Milano e si vota al pendolarismo, perché andare ad abitare con Amore del Cuore e con un gatto siberiano stupidissimo è assolutamente indispensabile. Nel 2014, nell’unica giornata calda dell’intera estate, sposa Amore del Cuore. Pochi mesi dopo decide di cimentarsi con la comunicazione online e inizia una nuova esperienza come copywriter in un’agenzia pubblicitaria digital. Continua – in notturna – a tradurre narrativa, saggistica pop e fumetti dall’inglese all’italiano, come aveva cominciato a fare già dal 2013. Il 24 settembre del 2016 mette al mondo con successo un infante di nome Cesare.

Nel luglio del 2017 decide di tramutarsi in traduttrice e content creator a tempo pieno, scoprendo dopo circa venti minuti che avrebbe dovuto farlo prima.


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